[ita] Nell'ultimo decennio, le corti regionali per i diritti umani hanno iniziato ad occuparsi del fenomeno della tratta degli esseri umani, considerandola come una violazione dei diritti umani. La Corte europea dei diritti umani (CEDU) ha assunto un ruolo guida in questo ambito, essendosi pronunciata sul primo caso di tratta nel 2010. La Corte interamericana dei diritti umani (CIDH) ha invece adottato la sua prima ed unica sentenza ad oggi relativa a questa forma di sfruttamento nel 2016. Questo studio fa dapprima riferimento alle circostanze che hanno portato questi tribunali a pronunciarsi sulla tratta, per poi addentrarsi in un'analisi della giurisprudenza della CEDU e della CIDH in una prospettiva comparativa, esaminando tanto i punti forti quanto le lacune che evidenziano gli approcci adottati da ciascuna di queste Corti, in particolare per quanto riguarda la loro interpretazione degli obblighi positivi degli Stati di prevenire e reprimere la tratta e di proteggere le sue vittime. In the last decade, international human rights courts finally started addressing human trafficking as a human rights violation. The European Court of Human Rights (ECtHR) has taken a leading role in this area, as it resolved the first of such cases in 2010. In contrast, the Inter-American Court of Human Rights' (IACtHR) adjudicated its first and only human trafficking case in 2016. After referring to the circumstances that led to the late adjudication of human trafficking cases internationally, this study provides an analysis of case law of the ECtHR and the IACtHR from a comparative perspective, examining the strengths and weaknesses of the approaches taken by each Court in addressing trafficking in human beings, in particular from the perspective of States' positive obligations to prevent and prosecute trafficking and to protect its victims.